Indeciso sulla pressa da scegliere?

Indeciso tra Pressa meccanica e Pressa idraulica?

Indeciso sulla pressa per stampaggio a caldo da scegliere? Pressa Meccanica o Pressa Idraulica?

Valuta la scelta migliore insieme a Mecolpress, non avrai più dubbi!

Hai appena ricevuto una nuova commessa, e necessiti di una nuova pressa per stampaggio a caldo. Sei sicuro di essere in grado di identificare quella più adatta alle tue esigenze? Pressa Meccanica o Pressa Idraulica?

Richiesta tipo

Spesso accade che un cliente, o potenziale cliente, si rivolga a noi mostrandoci il pezzo che deve stampare. Di solito si tratta di particolari abbastanza complessi, anzi è proprio per questo motivo che si rivolge a noi chiedendoci una consulenza.

Se non si tratta di uno stampatore alle prime armi, il cliente solitamente arriva in Mecolpress già con un’idea abbastanza precisa del tipo di macchina che vuole. Ma molto spesso succede che esce con una convinzione completamente diversa da quella con la quale è arrivato!

Chiedi una pressa meccanica ma ti serve una pressa idraulica!

Ad esempio alcune settimane fa 2 clienti diversi si sono presentati da noi con un pezzo abbastanza complesso da stampare. Convinti di chiedere un’offerta per una macchina meccanica, si sono invece ricreduti che la macchina giusta per la loro situazione era l’idraulica!

Presse meccaniche e presse idrauliche

Entrambi i clienti hanno montato uno stampo nuovo, sono servite soltanto 4 ore per la preparazione ed installazione stampo, e vari test. Malgrado il forno non fosse perfetto per la produzione, perché trattasi di un forno che abbiamo in azienda ad uso prove, la macchina in 4 ore ha estratto un pezzo senza bava, con un risparmio del circa 30% del materiale e con qualità decisamente superiore rispetto alla meccanica.

 

È importante inoltre tener conto che la pressa meccanica per fare quel pezzo specifico richiesto dal cliente, ha dei seri problemi:

  • perché il pezzo non è bilanciato, la pressa meccanica dovrebbe così sfruttare tutta la potenza possibile per farlo.
  • Lavorando in questo modo il rischio di incappare in guasti e fermi macchina diventa maggiore

La pressa idraulica ME invece riesce a fare il pezzo meglio. Il particolare stampato che ha richiesto più forza ha impiegato comunque meno di 200 tonnellate su un punzone, quindi si tratta di una distribuzione delle forze totalmente diversa rispetto alla pressa meccanica tradizionale. 

Spesso il cliente è scettico verso la pressa idraulica, ma solo perché non la conosce!

Pezzi stampati a caldo

Scopri di più sulle presse idrauliche

Le presse idrauliche brevettate da Mecolpress sono adatte allo stampaggio a caldo di pezzi standard o speciali in ottone e alluminio. La forza di chiusura stampi piu’ elevata delle tradizionali presse meccaniche ed i movimenti indipendenti e controllati della slitta e degli estrusori consentono di stampare a caldo pezzi anche complessi senza bava.

Sono presse oleodinamiche, dotate di attrezzatura a forare componibile fino ad un massimo di 5 punzoni (4 orizzontali e uno verticale) adatte per lo stampaggio a caldo di pezzi in ottone, alluminio, rame e altri materiali.

 

Presentano diversi vantaggi rispetto alle presse meccaniche tradizionali tra cui:

  • Vibrazioni e rumori ridotti.
  • Non richiedono fondazioni.
  • Maggiore flessibilità: non ci sono legami meccanici fra attrezzatura e slitta; questo implica che si possa decidere in modo indipendente per ciascun punzone, velocità, forza, posizione e sequenza di movimento.

Il risultato è la possibilità di decidere come far scorrere il materiale, il che facilita la formazione del pezzo con un miglior livello di qualità.

  • Facilità di attrezzamento: facile accesso alla zona di stampaggio e regolazione automatica

da pannello delle corse punzoni che elimina l’adattamento meccanico sulle spine (ad es. inserimento di spessori).

  • Facile e intuitiva da utilizzare anche senza una grossa esperienza nel campo dello stampaggio.

Insieme alla macchina viene fornito un servizio a vita di Teleservice e assistenza telefonica.

Pressa ME250

Alcuni esempi pratici sulla scelta di una pressa idraulica

  • Pressa idraulica ME150: è una macchina piuttosto piccola e spesso la consigliamo a chi non ha esperienza nello stampaggio ed è magari alle prime armi.

 

  • Pressa idraulica ME250: iniziamo a fare sul serio!

Esempio: sei indeciso se acquistare una pressa meccanica 400t oppure una pressa idraulica ME250?

Se hai pezzi piccoli e facili da produrre in quantità enorme ed in serie forse la scelta della meccanica è la più adatta, ma se hai un pezzo leggermente più complesso probabilmente necessiti di una idraulica.

In questo caso siamo convinti che una prova qui in Mecolpress con la pressa idraulica ti toglierebbe qualsiasi dubbio!

 

  • Pressa idraulica ME dalle 450 tonnellate in poi: diventa più efficace, più efficiente, consente di risparmiare materiale, aumenta la produttività, è più comoda, più silenziosa, non richiede la buca di fondazione, e malgrado quello che sostiene la concorrenza, il consumo di energia non è elevato. Questa considerazione infatti nasce dal fatto che viene presa in considerazione soltanto la potenza installata.

 

Hai fatto una simulazione di stampaggio e dei test di stampaggio?

software-stampaggio-simulatore

Per scegliere la pressa giusta è sicuramente d’aiuto effettuare una simulazione di stampaggio, il nostro ufficio tecnico può infatti supportare la fase di scelta della macchina con un’analisi software del flusso del materiale, in modo da eseguire una sorta di “preaccettazione virtuale” dell’impianto.

Una volta superata la fase di simulazione di stampaggio si passa ad una reale prova in officina. Disponiamo infatti di macchine dedicate alle prove di stampaggio, aspetto molto importante questo per il cliente che spesso gli consente di effettuare un investimento più consapevole e motivato. Toccare con mano il pezzo realizzato non lascia più spazio ad alcun dubbio!

È per noi motivo di grande soddisfazione riuscire a comprendere appieno le esigenze del cliente, poter dimostrare e proporre le nostre soluzioni più adatte con dei test concreti, grazie alle macchine ed alle attrezzature che abbiamo a disposizione qui in Mecolpress per le prove di stampaggio.

Sei ancora indeciso sulla pressa da scegliere?

Valuta la scelta migliore insieme a Mecolpress, non avrai più dubbi!

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presse per stampaggio a caldo - intervista

PRESSE PER STAMPAGGIO A CALDO

Azienda produttrice di presse per stampaggio a caldo.

Riportiamo intervista del magazine digitale Easy Engineering.

INTERVISTA CON MECOLPRESS

Fondata nel 1969  MECOLPRESS nasce come azienda produttrice di presse meccaniche per lo stampaggio a caldo di componenti in ottone.

Fino ad oggi, Mecolpress ha sviluppato e installato oltre 1.950 presse, presso oltre 400 clienti in tutto il mondo, utilizzate per forgiare ottone, alluminio, rame, titanio, acciaio. L’attuale sito produttivo di Flero, nella zona altamente produttiva di Brescia, occupa una superficie di 30.000 metri quadrati, di cui 10.400 coperti e impiegati 55 persone, raggiungendo un fatturato nel 2018 di 11,5 milioni di Euro.

Nel 2019, in occasione della fiera EMO ad Hannover, Mecolpress ha presentato ufficialmente la nuova serie di presse eccentriche a ciclo continuo e discontinuo, la serie HEAVY.

Easy Engineering: Quali sono le principali aree di attività dell’azienda?

MECOLPRESS: Inizialmente Mecolpress ha orientato i suoi sforzi soprattutto verso il settore dello stampaggio a caldo dell’ottone.  Col tempo, anche attraverso l’acquisizione dei marchi storici Osterwalder e Dellavia, nel settore presse a vite.

La varietà di macchine che progettiamo e produciamo è ora così ampia e completa da soddisfare le più diverse esigenze dei clienti: per ogni materiale specifico , forma e quantità da stampare, siamo in grado di offrire la soluzione più adatta.

Oggi Mecolpress è l’unica azienda tra i produttori di presse per la forgiatura a caldo di ottone, acciaio di alluminio, rame, titanio, con un programma di produzione così completo.

bilancieri Mecolpress

Il nostro attuale programma di produzione è composto da:

Presse a vite

  • TDS: comando diretto con servomotore elettrico;
  • Dellavia and Osterwalder: tradizionale disco frizione.

Presse a ginocchiera PG

per coniatura e calibrazione pezzi.

Presse Meccaniche Eccentriche

  • SOV e SEO/F: presse per stampaggio in verticale;
  • SEO e HEAVY: presse per stampaggio con foratura dei pezzi, a ciclo singolo o a ciclo continuo.

Presse Idrauliche ME

per lo stampaggio di ottone e alluminio senza bava.

Presse Sbavatrici:

  • PO: singola stazione;
  • S: stazione multipla, tavola rotante con motore idraulico;
  • E: stazione multipla, tavola rotante con motore elettrico.

Inoltre, Mecolpress è particolarmente attiva nel servizio post-vendita. Il cuore e l’orgoglio di Mecolpress è il suo ampio magazzino ricambi, in grado di fornire accessori o ricambi per macchine prodotte cinquant’anni fa. Per questo motivo, oltre alla vendita di macchinari, esiste una vasta attività legata al servizio e alla fornitura di accessori (come attrezzi, bracci, pezzi di ricambio, ecc.).

E.E: Quali sono le vostre novità?

pressa Heavy400

MECOLPRESS:

Alla fine del 2019 abbiamo presentato alla fiera EMO di Hannover una nuovissima serie di presse meccaniche eccentriche, denominata HEAVY, che definisce un nuovo standard per lo stampaggio a caldo dell’ottone.

Un concetto di macchina che offre la massima durata e affidabilità insieme a un sistema software innovativo che consente il massimo controllo sul processo e un’operazione molto semplice.

E.E: Quali sono le gamme di prodotti che commercializzate?

MECOLPRESS: Essendo produttori con una propria vasta gamma di prodotti, commercializziamo solamente l’attrezzatura aggiuntiva. Quindi limitata alle macchine accessorie, quando offriamo linee di forgiatura complete (consegna di un pezzo finito partendo da una barra di materia prima) a quei clienti che preferiscono avere una linea chiavi in ​​mano da un’unica fonte.

Le macchine commercializzate tipicamente sono: forni per il riscaldamento di billette, stampi per forgiatura, macchine per la sabbiatura.

E.E: A che punto è il mercato in cui sei attualmente attivo?

MECOLPRESS:  Poiché le nostre macchine sono dedicate a un panorama molto ampio di applicazioni (dall’edilizia residenziale all’automotive, dal controllo del gas al biomedicale), ci sono sempre nuovi sviluppi in questi settori.

Questo è per noi molto stimolante perché siamo costantemente coinvolti nella progettazione di nuove soluzioni, per supportare i nostri clienti con le attrezzature più adatte per fabbricare pezzi che cambiano nelle forme, nelle leghe e nei requisiti tecnici.

E.E: Cosa puoi dirci sulle tendenze del mercato?

MECOLPRESS:  In passato i nostri clienti erano principalmente subfornitori, che producevano molti tipi diversi di parti per gli OEMs più differenziati. Ora vediamo sempre più aziende interessate a riportare nella propria attività il processo di stampaggio a caldo, per avere il pieno controllo dell’intera linea di produzione. Inoltre, i subfornitori che ancora esistono, stanno aumentando di dimensioni, capacità e specializzazione: devono essere molto più precisi, affidabili, più flessibili e veloci nel cambiare produzione e tecnologie.

Per questi motivi, le macchine di cui entrambi i nostri tipi di clienti (i subfornitori e gli OEMs) necessitano, sono macchine che possono facilmente passare da un’applicazione all’altra e che possono registrare e controllare in modo approfondito ogni aspetto del processo di produzione.

L’utente sta quindi diventando sempre più un ingegnere, che studia e programma il processo in anticipo e quindi fa funzionare la macchina autonomamente, invece di un operatore che deve rimanere a tempo pieno sulla macchina, controllando e regolando le impostazioni.

linea pressa idraulica ME

E.E: Quali sono i prodotti più innovativi che offrite?

MECOLPRESS: Come prima indicato, uno dei prodotti più innovativi che offriamo oggi è la nuova gamma di presse Heavy.

Parallelamente, stiamo allargando l’offerta per le presse idrauliche ME progettate per stampare pezzi senza bava. Queste macchine sono estremamente versatili, possono comunicare in due direzioni con il software ERP dell’azienda per scambiare dati di produzione, ricette, informazioni di manutenzione preventiva. E sono anche in grado di rilevare automaticamente un prodotto non conforme e separarlo da quelli buoni. Questo rende le presse idrauliche per stampaggio ME un sistema completamente automatico, che non necessita di una presenza regolare del personale addetto al controllo qualità per controllare periodicamente la produzione.

E.E: Quali previsioni hai per il 2021?

MECOLPRESS: Alla fine del 2019 abbiamo pianificato un budget di vendite molto aggressivo per il 2020 e lo abbiamo supportato con diverse attività e strategie, dalla partecipazione a numerose fiere internazionali, alla produzione di macchine per stock, per garantire ai nostri clienti consegne molto veloci .

Sfortunatamente, a causa della diffusione del virus Covid-19, molte attività commerciali dovranno essere riprogrammate o posticipate. Stiamo attualmente indagando sui mercati mondiali per valutare quale sarà la propensione dei clienti a investire per i restanti mesi di quest’anno. Siamo molto ottimisti sul fatto che saremo comunque in grado di raggiungere la maggior parte dei nostri obiettivi anche grazie alla disponibilità di macchine nella nostra officina, che ci consente di completare le consegne in questo anno di macchine ordinate nel secondo e terzo trimestre.

pressa meccanica Heavy- dettaglio
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Esperto acciaio

Stampaggio a caldo acciaio: la parola al nostro esperto

Abbiamo intervistato Luca Di Donato, l’esperto di stampaggio a caldo dell’acciaio in Mecolpress.

L’acciaio è un materiale molto diverso dall’ottone, per questo motivo Mecolpress ha deciso di incrementare il suo team con una figura dedicata, alla quale abbiamo rivolto alcune domande.

Parliamo di stampaggio a caldo dell'acciaio

Qual è il tuo ruolo in azienda?

Il ruolo da me attualmente ricoperto all’interno del contesto aziendale è di project engineer manager specialista dello stampaggio a caldo dell’acciaio e delle leghe non ferrose (ad eccezione dell’ottone).

Nello specifico mi occupo principalmente della individuazione e definizione del processo di deformazione plastica a caldo tecnicamente ed economicamente più adatto per la realizzazione di componenti semilavorati in acciaio, ma anche alluminio e leghe speciali al Nichel e Titanio.

Che tipo di esperienza hai nel settore dello stampaggio a caldo dell’acciaio?

La formazione nel settore specifico deriva dalla pluriennale esperienza lavorativa acquisita nell’ambito aziendale, dapprima in qualità di progettista e poi come direttore tecnico e operativo di imprese situate sul territorio nazionale ed estero.

Solitamente quali settori di applicazione utilizzano presse per stampaggio a caldo dell’acciaio?

Le presse per lo stampaggio a caldo dell’acciaio sono largamente impiegate in vari settori di applicazione quali, automotive, aereonautico, agricolo, edile, chimico, petrolchimico e settore industriale in genere.

Quale tipo di macchina è più adatta per stampare acciaio? (presse meccaniche, idrauliche, bilancieri?)

Dal punto di vista metallurgico l’acciaio può essere forgiato utilizzando qualsiasi tipologia di pressa. Gli acciai in genere sono poco influenzati dalla velocità di deformazione propria delle presse, come invece sono influenzate alcune leghe di alluminio e le superleghe di Titanio e Nichel.

Sono altri quindi i parametri che influenzano la scelta. Infatti la geometria, le tolleranze geometriche e dimensionali sicuramente possono orientare la scelta verso una pressa meccanica piuttosto che una pressa a vite, ma anche su una pressa oleodinamica.

Rispetto all’ottone, che particolarità presenta l’acciaio?

Dal punto di vista del processo e quindi delle relative presse utilizzate, sicuramente il primo aspetto che caratterizza l’acciaio è la temperatura di stampaggio che si aggira intorno ai 1200°C.

L’altra caratteristica altrettanto importante è la deformabilità dell’acciaio a caldo che è di gran lunga più difficoltoso rispetto all’ottone. La resistenza alla deformazione plastica a caldo dell’acciaio costringe all’adozione di geometrie più semplici, predilige la scelta di presse con capacità maggiorate in termini di forze; inoltre si fa ricorso molto spesso ai processi di preformatura.

Data la tua esperienza, quali sono le criticità ricorrenti che hai riscontrato nello stampaggio di questo materiale?

Come già precedentemente evidenziato, l’acciaio si stampa a temperatura elevata, quindi si possono creare possibili surriscaldamenti in zone particolarmente soggette a deformazione, le forze in gioco sono importanti e quindi l’energia e disposizione unitamente alle stesse possono avvicinarsi al limite, e causare non conformità geometriche sul pezzo.

Infine l’acciaio non è facilmente deformabile e quindi necessita di uno studio apposito al fine di identificare quali processi di preformatura adottare al fine di evitare cricche/ripiegature di materiale.

Sempre in base alla tua esperienza, nella scelta della macchina più adatta, di cosa bisogna assolutamente tenere conto?

Ovviamente la geometria del prodotto forgiato da ottenere unitamente alle tolleranze geometriche e dimensionali imposte influenzano fortemente la scelta del processo migliore. Prima di tutto la tipologia di pressa, ma anche tutte le macchine necessarie a comporre la linea, dal processo di taglio, riscaldo, preformatura fino alla eventuale calibratura dei forgiati a caldo/freddo.

Mecolpress, attraverso le competenze specifiche acquisite in cinquanta anni di progettazione e produzione di macchine per lo stampaggio e grazie alle professionalità di cui dispone al suo interno, è in grado di supportare il cliente dalle primissime fasi di definizione della geometria più adatta per la scelta del forgiato fino alla realizzazione della linea anche completamente automatizzata chiavi in mano.

Cosa secondo te può fare veramente la differenza in una pressa “azzeccata”?

Il cuore della linea di produzione nella sua interezza è la PRESSA che è stata progettata per rispettare determinate caratteristiche quindi “azzeccare” la tipologia di pressa è assolutamente importante, ma è altrettanto fondamentale considerare chi l’ha progettata e costruita. A tal proposito le presse prodotte dalla Mecolpress sono tra le migliori del mercato sia in termini di contenuto tecnologico che in termini di rigidezza ed affidabilità.

Per approfondimenti ulteriori sull’argomento “Stampaggio a caldo Acciaio” vi invitiamo anche a consultare la pagina U.NI.S.A. Unione Nazionale Italiana Stampatori Acciaio, della quale siamo soci aggregati.

Hai una domanda da farci sullo stampaggio a caldo acciaio?

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Impariamo di più sullo stampaggio

Ottimizza la produzione con i corsi di formazione Mecolpress

Mecolpress mette a disposizione dei suoi clienti un servizio di formazione a pagamento il cui scopo è quello di fornire al personale addetto alle presse informazioni utili per utilizzare i macchinari in maniera performante e ottimizzare la produzione.

Scopri in questo articolo come la formazione ha aiutato uno dei nostri clienti a diminuire del 50% gli interventi di assistenza.

I problemi del cliente Alfa

Tempo fa un nostro cliente, che chiameremo Alfa, ci ha contattato perché interessato ai corsi di formazione su misura per i macchinari per stampaggio da noi proposti. I motivi che lo hanno spinto a decidere di attivare il corso erano diversi .

Cliente Alfa problemi stampaggio

Innanzitutto i dipendenti dell’azienda non erano adeguatamente formati e non erano in grado di usare le macchine per lo stampaggio in maniera ottimale. Questo comportava una frequente richiesta di assistenza a Mecolpress da parte del cliente, e per quanto il nostro intervento fosse tempestivo l’azienda doveva far fronte all’interruzione del processo produttivo e ai costi aggiuntivi legati all’assistenza.

L’azienda, inoltre, aveva assunto nuovo personale giovane e ancora inesperto, ma sicuramente predisposto alle innovazione tecnologiche e in grado di utilizzare i dispositivi informatici dei macchinari di produzione.

Al loro fianco lavoravano anche operatori esperti, inseriti in azienda da molti anni, con una maggiore dimestichezza con le tecniche di stampaggio, ma che facevano fatica ad approcciarsi alle nuove tecniche digitali. Fargli cambiare metodo non è stato così semplice, data l’esperienza maturata negli anni con le loro procedure.

Infine, il cliente Alfa disponeva di un parco macchine molto vario che comprendeva presse datate, sbavatrici, presse meccaniche e una nuova pressa idraulica appena acquistata.

Per tutti questi motivi il nostro cliente ha sentito l’esigenza di avvalersi di un corso di formazione su misura che insegnasse agli operatori a usare le macchine in modo performante e ottenere il massimo risultato con il minor sforzo possibile.

Il corso di formazione Mecolpress

In base alle esigenze espresse dal nostro cliente abbiamo programmato un corso di formazione ad hoc che tenesse conto delle macchine per lo stampaggio presenti in azienda e del tipo di pezzi realmente stampati .

Corsi formazione sullo stampaggio

Il corso si è articolato come segue:

  1. introduzione allo stampaggio a caldo;
  2. spiegazione dei disegni e del programma di simulazione a supporto dei pezzi da stampare;
  3. stampaggio in officina dei pezzi con una macchina interamente dedicata;
  4. risposta alle domande poste dal personale, approfondimenti e spiegazioni su problematiche inerenti alla produzione

In particolare, durante il corso sono stati trattati argomenti molto rilevanti come le analisi preliminari dello stampo e del processo, l’impostazione di parametri specifici, l’impostazione guidata per le presse idrauliche per pezzi con bava e senza bava e analisi di output con simulazioni .

Particolari analizzati durante i corsi

Risultato del corso

Il nostro cliente è stato particolarmente soddisfatto del nostro corso di formazione su misura, visti i risultati ottenuti.

Il personale infatti ha acquisito una maggiore competenza relativa allo stampaggio a caldo, sia in generale sia specifica, rispetto al tipo di produzione aziendale.

Inoltre, il corso ha contribuito a rafforzare lo spirito di squadra tra i dipendenti, importantissimo per creare un ambiente lavorativo basato sulla collaborazione. Le iniziative di questo tipo, infatti, contribuiscono a far interagire di più il personale, a lavorare bene in gruppo e anche ad affrontare meglio le difficoltà quotidiane.

In seguito al corso il nostro cliente ha diminuito drasticamente il numero di richieste di assistenza a pagamento. Gli operatori addetti ai macchinari, infatti, ora sono in grado di utilizzare meglio le presse usurandole di meno e riescono a svolgere in autonomia alcune attività di manutenzione ordinaria, senza dover ricorrere ai tecnici di Mecolpress .

Cliente soddisfatto
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intervista responsabile stampi e stampaggio ottone

Interviste in azienda: Riccardo Segreto

Presso gli uffici di Mecolpress abbiamo incontrato il signor Riccardo Segreto, responsabile del reparto prove stampi e stampaggio ottone.

 

Qual è il suo ruolo in azienda?
Seguo la progettazione degli stampi per lo stampaggio di componenti sia in ottone sia in alluminio. Seguo, poi, la prova iniziale e la messa in funzione dello stampo, con tutte le operazioni necessarie a predisporlo, a farlo funzionare al meglio, suggerendo anche la dovuta manutenzione.

Da quale settore proviene?
Ho 25 anni di esperienza nel settore dello stampaggio, durante i quali mi sono prevalentemente occupato di stampaggio a caldo dell’ottone.

Parliamo, quindi, prevalentemente, di ottone. Ce ne sono varie qualità…
Effettivamente l’ottone è una lega che può declinarsi in tante diverse tipologie. Negli ultimi tempi si sta affermando la tendenza a produrlo senza piombo. In questo l’Italia segue la Germania, dove già da un paio d’anni usano Ecobrass, che è appunto privo di piombo. Poiché in buona parte la componentistica prodotta in ottone si indirizza all’idraulica e all’impiantistica domestica è evidente che la presenza del piombo rappresenta un pericolo.

Nel settore della rubinetteria, raccorderia e componenti, le stesse normative vietano l’uso del piombo.

È un bene per la nostra alla salute, ma sottrarre il piombo dalla lega di ottone significa ridurne la lavorabilità e la cosa si ripercuote sulle macchine, perché quelle tradizionali non sono più adeguate, a causa per esempio di tempi ciclo molto alti o di vibrazioni incontrollabili in fase di lavorazione.

Criticità che arrivano, quindi, alle macchine. Qual è la risposta da parte di Mecolpress?

La filosofia aziendale spinge sulla qualità assoluta. Tradotto in termini concreti, per quanto riguarda l’ottone significa essere in grado di stampare senza bava. In questo le nostre presse idrauliche sono veramente efficaci. Sono macchine che garantiscono una drastica riduzione degli scarti e un’ottima qualità dei pezzi.

Parla di tutti i pezzi, senza differenze?
Sì, la gamma delle produzioni è davvero ampia, dalle valvole a sfera ai raccordi a T, da componenti per impianti gas a parti automobilistiche. La scelta è completa.

Quali altre caratteristiche concorrono al buon lavoro della macchina?
Ribadendo che quando non c’è bava si possono considerare risolti molti problemi, citerei il programma di simulazione che è un valido aiuto per lo stampaggio di pezzi molto particolari. È un programma che, datagli la giusta parametrizzazione dai progettisti di Mecolpress, mostra il flusso del materiale nello stampo, permettendo di prevenire difetti di deformazione nei punti d’impatto o le brusche alterazioni di temperatura che generano criticità nei pezzi. Anche se non sostituisce la sensibilità di un artigiano, e la sua esperienza, riesce a indicare con attendibilità i punti che necessitano di aggiustamenti o correzioni. E consente – questo è il vantaggio – di intervenire per tempo.

Il messaggio di Mecolpress è soprattutto un richiamo alla qualità. Come reagiscono i clienti?
Molti degli operatori del nostro ambiente si sono ormai convinti che la nostra leva di vantaggio è la qualità. Hanno capito che per restare attivi sul mercato internazionale devono tutelarsi, non rinunciare alle caratteristiche per le quali le aziende italiane si sono sempre fatte apprezzare nel mondo. Non conviene perdersi nella gara delle commesse strappate per qualche euro, ma offrire sempre uno standard qualitativo del 100%. È il tratto distintivo delle nostre presse e quello che porta le più grandi soddisfazioni.

Cito volentieri l’ultima, che ci vede impegnati con un test di 100mila pezzi (rubinetteria sanitaria in ottone) commissionati da un produttore tedesco arrivato a noi dopo essersi rivolto invano alla concorrenza. Chiedono di stampare 100mila pezzi senza bava e senza cambiare lo stampo: abbiamo raccolto la sfida, ma siamo anche sicuri che prenderemo la commessa.

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intervista cliente Isval

La parola ad un nostro cliente “storico”: Isval

Azienda di riferimento nel settore dello stampaggio a caldo e della lavorazione dell’ottone, rame ed alluminio, Isval è certificata ISO 9002 sin dal 1993 ed ISO 9001 dal 2002. Qui abbiamo incontrato il signor Beccalossi, da molti anni cliente della Mecolpress.

Lei è un fedele cliente di Mecolpress. Su quali fattori fonda la preferenza per noi?
Parlerei senz’altro di fiducia. Negli anni il nostro rapporto si è consolidato, fino al punto che possiamo dire di relazionarci con amici più che con fornitori.

A che anno risale il primo acquisto?
Dobbiamo tornare indietro di vari decenni. Noi prendevamo già bilancieri Dellavia e del marchio svizzero Osterwalder. Quando poi questi marchi sono stati acquisiti da Mecolpress, il rapporto è rimasto esclusivo.

Tra i vari offerenti nostri concorrenti, produttori di macchine simili, ne avrà valutati anche altri… cosa Mecolpress può offrire di più?
La nostra filosofia aziendale è fondata sulla continuità, nel senso che una volta intrapresa una strada difficilmente l’abbandoniamo. Di Mecolpress abbiamo sempre molto apprezzato la grande disponibilità e la tempestività del servizio di assistenza post-vendita.

L’assistenza è effettivamente uno dei nostri fiori all’occhiello!
Lo confermo: in qualità di cliente ho sempre avuto l’impressione che ci fosse per noi una grande attenzione, come un occhio di riguardo.

Va anche detto che restringere il numero dei fornitori significa “guadagnare” il diritto ad un’assistenza prioritaria…
L‘importante è che le esigenze si incontrino e devo dire che in tanti anni non abbiamo avuto grossi problemi, e se ne abbiamo avuti sono stati risolti molto tempestivamente.

Oggi avete più di 20 macchine Mecolpress, o comunque dei marchi che Mecolpress oggi rappresenta, Osterwalder e Dellavia. Tra queste ce n’è qualcuna di cui è particolarmente soddisfatto?

Tra bilancieri, presse a forgiare, presse a forare… sono molto soddisfatto delle ultime, la 45 e anche la 400 diretta, la SOV4 a forgiare verticale. C’è stata da apportare solo qualche correzione all’avviamento della 45 per quanto riguarda la filtrazione dell’olio, ma sembra che dipenda da un componente che anche Mecolpress acquista.

E in tema di innovazione, crede che Mecolpress si muova in maniera interessante?
Sì, io darei un voto molto positivo all’azienda sotto questo aspetto. Penso soprattutto al cuscino idraulico Soft-Impact montato sull’ultima macchina acquistata, la SEO45 a ciclo continuo.

Non so se in questo scenario di ampia soddisfazione c’è spazio per qualche appunto.
Se devo trovare una richiesta da fare, sottolineo l’importanza per una azienda come la nostra che le date di consegna siano rispettate scrupolosamente. È capitato di dover sostituire dei componenti e l’attesa si è prolungata oltre le previsioni, comportando per noi la necessità di rivedere la pianificazione del lavoro.

Complessivamente, guardando al passato e il lungo rapporto con Mecolpress, la definirebbe un’azienda capace di stare al passo dei clienti, affidabile ma anche elastica e rapida nel reperire le risorse?
C’è in generale molta più fretta di una volta nel nostro mondo e questo impone di essere non solo rapidi ma anche molto flessibili rispetto alle esigenze (spesso in continua mutazione) dei clienti. Ma Mecolpress è sempre un ottimo interlocutore, andando sempre al di là del ruolo del fornitore. Negli anni abbiamo potuto testare in molte occasioni la ricettività nel prendere atto di un problema, o delle caratteristiche complesse di qualche commessa, e la competenza messa a nostra disposizione, cercando le soluzioni migliori.

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servizio assistenza Mecolpress

L’Assistenza-post vendita in Mecolpress

In Mecolpress, la customer care è una certezza. Parola del coordinatore dell’assistenza post-vendita Francesco Minoni che, in questa intervista, ci racconta tutto di un servizio proiettato nel futuro, con la ricchezza dello storico tracciato e documentato.

“L’assistenza post-vendita è un vanto di Mecolpress, è un servizio nato con l’azienda e con questa è cresciuto e si è sviluppato, – dice Francesco Minoni, coordinatore del reparto dal 2012. “Mecolpress oggi è una realtà completamente digitalizzata. È diventata per noi una questione di routine, ormai, assistere il cliente in tempo reale”.

Alla tempestività, però, si aggiungono i valori della competenza e di una grande disponibilità di materiale. La prima è garantita dalla storia professionale di Francesco, la cui carriera è iniziata in Mecolpress passando attraverso i ruoli del cablatore e quindi dell’installatore, con una solida conoscenza delle macchine che l’azienda produce. Quanto alla disponibilità di materiale, invece, l’efficace risposta di Mecolpress risiede nell’ampiezza delle aree destinate allo stoccaggio di pezzi che possono essere richiesti dai clienti (due capannoni dedicati) e dagli investimenti decisi proprio in favore della voce ‘magazzino’.

Alla consistenza fisica del materiale a disposizione fa riscontro l’archivio informatico in cui sono state traslate, con una puntuale operazione di recupero (mediante scannerizzazione) anche dello ‘storico’ aziendale, tutte le informazioni relative a installazione e manutenzione di ogni macchina, che oggi “possiamo richiamare davvero con un semplice clic”, dice Francesco.

A questo punto non resta che immaginare di essere un cliente in panne. Nel disagio, la buona notizia è sapere di potersi rivolgere a un interlocutore competente, efficiente e – soprattutto – capace di agire rapidamente. “I tempi di attesa, naturalmente – informa Francesco – dipendono dal tipo di guasto. Tuttavia, abbiamo quasi sempre a disposizione, se non il pezzo finito, quello grezzo da cui generarlo. Nel caso di un problema del gruppo ingranaggi, cuore della macchina, se non siamo in grado di fornire il pezzo pronto, abbiamo grezzi e semilavorati già in casa”.

L’assistenza è un punto di forza dell’azienda ma anche una leva di vantaggio nella relazione con i clienti: da quelli storici che conoscono bene l’ampio range della componentistica su cui possono contare, ma anche per i nuovi, o quelli che ricorrono a Mecolpress per consulenze e sostituzioni di macchine di marchi diversi. ‘In questi giorni ad esempio – aggiunge Francesco – stiamo provvedendo a fornire un ricambio di un bilanciere russo che ha 45 anni di esercizio”.

Le problematiche sono parecchie, di tipologie differenti anche a seconda del materiale in utilizzo: “un nostro cliente, ad esempio, produce archi da competizione in alluminio. Vuol dire 700 mm di alluminio da stampare con una macchina immensa, il che è fattibile: con una forza di 1600 tonnellate il pezzo esce finito! Ma il problema è, oltre a lubrificarlo, farlo a misura. Una volta finito, il pezzo in alluminio deve anche soddisfare alti requisiti estetici. Tutt’altro mondo quello dell’acciaio, in cui si affrontano stress meccanico e problematiche di funzionamento, con macchine tirate ai limiti della capacità”.

Dal momento in cui il guasto si manifesta e viene comunicato, cosa succede in Mecolpress? Si risale, grazie al materiale scannerizzato e immediatamente consultabile, in tempo reale al quadro generale di ogni pressa nonché al dettaglio di ogni accessorio. Capire la natura del problema è il compito dell’ufficio assistenza, che poi intraprende le vie più adatte a risolverlo, utilizzando, sempre per ragioni di efficienza e celerità, telefono, e.mail e messaggistica istantanea.

“Il servizio che offriamo – conclude Minoni – è tanto più prezioso perché viviamo un periodo di transizione, in cui le macchine continuano a svilupparsi in senso tecnologico, mentre le forze interne alle aziende non appaiono sempre allineate alla tendenza. Da un lato l’operatore medio è tipicamente poco recettivo rispetto all’utilizzo di nuovi dispositivi, un po’ anche perché il personale interinale manca talvolta delle competenze linguistiche di base. Pensiamo che la formazione potrebbe essere un’idea da perseguire, e c’è chi lo fa, come un nostro cliente che acquistando una pressa ha svolto proprio in Mecolpress un corso di formazione intensivo e molto articolato”.

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